24 maggio 2011, è scomparso Guido Petter
L’ANPI piange Guido Petter, partigiano, scienziato, docente, uomo sempre libero e giovane.
Lo ricordiamo come amico, compagno e maestro.
Il saluto e l’alzabara nel cortile antico del Bò (Università di Padova) venerdì 27 maggio alle ore 10. I funerali alle ore 11 presso la Basilica del Duomo.
Dal 1958 è stato professore ordinario di psicologia dello sviluppo presso la facoltà di psicologia dell’Università di Padova, insegnando negli ultimi anni “Psicologia dell’adolescenza”.
Ex partigiano, ha scritto diversi volumi di memorie sui suoi trascorsi nella Resistenza, l’ultimo dei quali è La prima stella. Valgrande ’44 (Interlinea edizioni) incentrato sui martiri dell’eccidio nazifascista di Fondotoce sul lago Maggiore nel giugno del 1944.
Ha compiuto studi e ricerche nelle aree della percezione, del linguaggio, dello sviluppo cognitivo, della psicologia educativa.
Ha curato la traduzione e diffusione del pensiero di Jean Piaget in Italia, ed ha compiuto numerose ricerche su temi dello sviluppo cognitivo, della psicologia dell’adolescenza, della genitorialità e della psicologia dell’educazione.
In particolare, lui ed i suoi allievi hanno articolato i primi progetti di ricerca italiani sull’epistemologia genetica e sullo sviluppo concettuale nell’infanzia; progetti da cui sono derivate, negli ultimi decenni, molte delle più rilevanti linee di ricerca della psicologia dello sviluppo nel nostro paese.
Maestro di molte generazioni di psicologi italiani, ha contribuito significativamente alla diffusione di una cultura psicologica nelle scuole e tra gli insegnanti, pubblicando numerosi volumi scientifici e divulgativi di psicologia e psicopedagogia.
A Padova il 9 maggio del 1979 fu vittima di un’aggressione da parte di alcuni esponenti di Autonomia Operaia.
Nel dicembre 2005 è stato insignito della Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica per i Benemeriti della cultura e dell’arte.
Il 19 maggio 2011, durante un incontro pubblico a Spinea, è stato colpito da un improvviso malore. Subito ricoverato si è spento il dopo 5 giorni, il 24 maggio 2011