Lettera di Jacopo Fo a Beppe Grillo

 

Caro Beppe, i fascisti no
Ho aspettato a buttar giù questa lettera per scrivertela con calma.

Come sai ti ho sempre ammirato e sostenuto. Sono anni che pur non aderendo al M5S collaboro amichevolmente con voi…
E sono contento del successo del M5S. Io sono per l’unità dei progressisti, e sono convinto che finalmente il prossimo Parlamento riuscirà ad approvare una serie di riforme essenziali, grazie al fatto che tra tutti manderemo in Parlamento un numero mai visto di persone nuove, e si verificherà un’alleanza nei fatti tra i sinceri progressisti, dal Pd al Sel al RC al M5S (ma quante sigle!). 
Questo per ricordarti che non faccio parte di chi ti dà addosso…
Ma questa storia che hai detto, davanti alle telecamere, a un gruppo di fascisti, che il M5S è un movimento ecumenico, quindi se un fascista condivide il programma del M5S e non ha pendenze penali, può aderire e addirittura candidarsi, scusami, ma non la digerisco proprio.
Va bene il superamento delle ideologie e dell’odio, va bene essere disposti ad allearsi con tutti su obiettivi fondamentali, ma io ce l’ho sempre in testa la linea morale invalicabile…
Posso collaborare anche col Diavolo su un obiettivo giusto, ma non lo ammetto nel mio movimento.

So bene che tra i fascisti ci sono uomini d’onore, e so che tra chi ha salvato migliaia di ebrei c’erano anche fascisti diversi come PerlascaShindler… 
E pure mio padre è stato nascosto da un prefetto fascista quando rischiava la fucilazione… Ma questi fascisti compirono azioni benemerite proprio perché avevano visto l’orrore che si nascondeva dietro la propaganda.
E so anche che alcuni partigiani si macchiarono di crimini orrendi. Mio nonno, Felice Fo, fece parte delle squadre partigiane che si opposero a questi crimini. Nei giorni dopo il 25 aprile batterono i paesi intorno al Lago Maggiore, impedendo armi alla mano le fucilazioni sommarie, e liberando molti fascisti che non avevano compiuto crimini…
E so anche tutto quel che c’è da sapere sugli orrori commessi in nome del comunismo. A 14 anni, il giorno dopo l’invasione della Cecoslovacchia, rischiai di prendere le botte perché in una riunione del Partito Comunista dissi che Stalin era un dittatore e che era stato sostituito da altri dittatori. E sono stato poi picchiato due volte, una volta dai fascisti e una volta da alcuni comunisti come me, perpar condicio
Ma tutto questo non vuol dire che l’antifascismo non abbia più senso… Non fino a quando i fascisti saranno quelli che negano lo sterminio di 6 milioni di ebrei, un milione di serbi, alcuni milioni di russi, zingari, omosessuali, comunisti e disabili…Non fino a quando i fascisti non riconoscono la vergogna delle bombe e delle violenze degli anni settanta: la strage della Banca dell’Agricoltura, la strage di Bologna, la strage di Brescia, Fausto, Jaio e tanti altri ragazzi che abbiamo seppellito. Certo anche da parte nostra ci sono state azioni vergognose, ma ce ne hanno ammazzati 100 prima che si reagisse e per ogni morto loro ne sono caduti 50 dei nostri. Lo so che la violenza è esecrabile a prescindere dai volumi, non è meno grave se la si fa a chili piuttosto che a quintali.
E noi l’abbiamo riconosciuta la follia degli atti estremi di quegli anni. Abbiamo capito che ci siamo lasciati trascinare sul loro terreno. E fin d’allora la maggioranza del Movimento si è indignata per le violenze compiute da alcuni compagni… E abbiamo capito che c’era un errore enorme nel nostro modo di pensare che alla fine lasciava aperta la porta alla violenza.
E ho passato gli ultimi 35 anni a battermi in ogni modo contro la malattia mentale che sta dietro a questo modo di pensare.
Ma i fascisti che tu vorresti lasciar entrare nel M5S non hanno mai criticato quel modo di pensare. 
Questa è una grande differenza. Noi siamo cambiati. Loro continuano a credere a stronzate come l’esistenza delle razze. Non sanno che discendiamo tutti dagli africani e siamo solo neri scoloriti…
Il tuo invito ai fascisti mi è insopportabile, anche perché quel pezzo di storia non l’ho studiato nei libri… 
Vengo da una famiglia che ha lottato contro i nazifascisti rischiando la vita per salvare gli ebrei. E i racconti sui campi di concentramento li ho ascoltati da chi c’è stato. 
E non posso neanche dimenticare che furono dei fascisti a rapire e torturare mia madre. Ho abbandonato l’idea della vendetta, ma non posso dimenticare.
Non posso concepire un movimento progressista che accetti al suo interno chi è incapace di riconoscere l’orrore commesso in nome del fascismo.
Non mi interessa se sono d’accordo con i mulini a vento e la diminuzione degli stipendi dei parlamentari…Essi non condividono il rispetto dell’umanità.
E sinceramente non capisco come tu faccia anche solo a pensarle certe cose. Come ti viene in mente?
Sei sempre stato un fautore della non violenza e adesso diventi ecumenico con i fascisti… Non capisco…
Mi dispiace Beppe che per te non esista una linea invalicabile.
Mi dispiace molto. Ma si tratta di una linea tracciata col sangue. Una roba che neppure i millenni potranno cancellare. Noi siamo la nostra memoria.

 

Questo è il video della tua conversazione con alcuni fascisti.
http://www.youtube.com/watch?v=MYVTI45RhwU

Qui un video di Repubblica tv dove si vede un giovane che esalta gli eroi fascisti, è lo stesso che parla con te nel video precedente, seguono una serie di spezzoni su aggressioni e allenamenti paramilitari dei militaristi che accetteresti nel M5S… 
http://youtu.be/XZkundYJeFw

Ma veramente usciresti a cena con questa gente?

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