Il 17 marzo è, da due anni, festa dell’Unità nazionale; infatti il 17 marzo del 1861 l’Italia unita nasceva come nazione, dopo le guerre, il sangue, i sacrifici e gli eroismi del Risorgimento.
Per i veneziani, però, il 17 marzo ricorda anche la liberazione dal carcere austriaco di Daniele Manin, che pochi giorni dopo avrebbe proclamato la Repubblica di Venezia (1848-1849), una breve ma gloriosa avventura di libertà.
L’associazione “Faro Tricolore” di Desenzano del Garda ha voluto, quest’anno, rendere omaggio alla tomba di Manin e a tutti i patrioti del Risorgimento, inviando una sua delegazione a Venezia.
Il “Comitato Bandiera Italiana – 17 marzo” ha accolto con entusiasmo gli ospiti, partecipando alla sfilata in città, con sosta al monumento a Manin nell’omonimo campo, e alla cerimonia in Piazzetta dei Leoncini, dove i presidenti delle due associazioni, Maria d’Arconte e Cino Casson, hanno deposto una corona alla base del monumento funebre, mentre sventolavano, assieme, bandiere tricolori e gonfaloni di S. Marco.
La presidente d’Arconte ha percorso le tappe fondamentali della Repubblica di Manin, evidenziando anche il contributo di molti patrioti provenienti da tutta Italia e dall’estero; Cino Casson ha ricordato come la bandiera della Repubblica di Venezia fosse il tricolore italiano con inserito nel quarto in alto a destra il Leone di S.Marco, proprio a significare la piena unità tra identità locale e identità nazionale.
Sono seguite letture di documenti risorgimentali, tra i quali il proclama di Manin, una lettura “a due voci” della famosa poesia “L’ultima ora di Venezia” di A. Fusinato e una vivace poesia di Stecchetti; a conclusione, i numerosi partecipanti hanno cantato insieme l’inno nazionale.
Questo incontro, nelle intenzioni delle due associazioni, vuole avviare un percorso di iniziative comuni, coinvolgendo il maggior numero dei numerosi sodalizi che, in Italia, si propongono la difesa e la diffusione dei valori costituzionali, a partire dal dettato “L’Italia, una e indivisibile”.