L’ANPI Veneziana, Sezione 7 Martiri, si dissocia e condanna l’iniziativa dell’assessora Elena Donazzan che, nella circolare inviata ai dirigenti scolastici della regione, esprime la necessità di richiamare studenti e genitori di credo islamico ad una esplicita dissociazione dalle violenze di terroristi che a quella fede si richiamano. Nel farlo manifesta tutta la sua distanza da quei valori di libertà, uguaglianza, fraternità ai quali si richiama nelle premesse; tutti valori traditi dai regimi fascisti che restano il suo vero riferimento nelle sue nostalgiche manifestazione di fede. Ne è prova la richiesta che, nel suo ruolo istituzionale fa, o meglio, impone a dirigenti, insegnanti e famiglie in cui manifesta il suo profondo autoritarismo. Autoritarismo che, senza imbarazzi, fa tutt’uno col sentire razzista quando sostiene che tutti i terroristi sono islamici ed assimila semplici credenti ad invasati terroristi.
L’ANPI invece è in prima fila, con la sua storia, a riaffermare la libertà come diritto più forte di ogni credo. A richiamare ogni cittadino italiano, senza distinzione di appartenenza, all’opportunità di affiancare gli studenti a sostegno del ruolo di educazione alla fratellanza della scuola, nel rispetto delle regole comuni che la lotta partigiana ha condensato nel concetto di Democrazia che è incompatibile con ogni idea di violenza.
Sulla base di queste profonde convinzioni, l’Anpi di Venezia, Sezione 7 Martiri ha aderito all’appello degli studenti a partecipare al sit-in di venerdì 16 gennaio, alle ore 15.30 sotto Palazzo Balbi a Venezia.
Il direttivo ANPI sez. “Sette Martiri” di ANPI 7 martiri Venezia