Presentazione de ‘La Repubblica delle stragi’ a Venezia

Salvatore Borsellino ritorna a Venezia, in un nordest in cui si fa sempre più innegabile la presenza di economie mafiose, invitato dal Gruppo delle Agende Rosse intitolato a Eddie Walter Cosina e dalla rappresentanza locale dell’Anpi, la Sezione Sette Martiri, per presentare “La Repubblica delle stragi”. Torna accompagnato da alcuni degli altri autori di questo libro che è una costruzione dell’impegno civile di soggetti diversi, a vario titolo coinvolti nelle tragedie stragiste di cui è costellata la storia singolare del nostro Paese. Un libro che proponendo una veduta d’insieme su eventi apparentemente sconnessi, serve a ridisegnare il profilo del nostro paese unendo i puntini indicativi delle singole stragi. Sul significato e sui possibili nessi tra queste, gli autori si sono interrogati con la mente libera, con la ferma convinzione che la verità, oltre ad essere una conseguenza della memoria tenace, è un bisogno della libertà di pensiero e presupposto della indipendenza da ogni sudditanza. Quella sudditanza, vero obiettivo del potere fuori scena che, dietro versioni di comodo, nasconde l’arroganza e l’interesse a continuare a tessere le sue trame inconfessabili. 

Gianluigi Placella

L’incontro si è tenuto sabato 6 aprile a Venezia nella sala del Portego di Palazzo Cavalli Franchetti ed è stato interamente videoregistrato. Per facilitarne la visione, i singoli interventi sono qui pubblicati separatamente. Ringraziamo Antonio Beninati per le riprese, montaggio ed editing dell’evento.

1) Il discorso di apertura di Gianluigi Placella, presidente dell’ANPI Sezione “Sette Martiri” di Venezia e coordinatore del Gruppo Agende Rosse di Venezia “Eddie Walter Cosina”.


2) Marco Bertelli, Direttivo Movimento Agende Rosse, presentazione degli autori.


3) Giovanni Spinosa, magistrato e Presidente del Tribunale di Ancona, “L’arco temporale 1978-1994, i delitti della “Uno bianca” come tappa fondamentale della destabilizzazione dello Stato”


4) Antonella Beccaria, giornalista, “La strage del rapido 904, l’arsenale a disposizione di Guido Cercola, la strategia stragista di Cosa Nostra sbarca in continente”.


5) Federica Fabbretti, collaboratrice Movimento Agende Rosse, “Le indagini sulle stragi di Via d’Amelio, uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”.


6) Fabio Repici, avvocato difensore familiari vittime della mafia, “Gli omicidi Agostino-Castelluccio e Mormile, il depistaggio degli apparati come metodo per occultare i fatti e la verità”.


7) Salvatore Borsellino, presidente del Movimento Agende Rosse, “19 luglio 1992 – una strage di Stato, una lettera scritta il 18 luglio 2007 e rinata il 20 aprile 2017”.


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