Lettera di saluto della Presidente Enrica Berti

Venezia, 22 gennaio 2022

Care compagne e cari compagni, amiche e amici,

ho accolto l’incarico che il Direttivo eletto in Assemblea annuale mi ha voluto attribuire, con emozione e consapevolezza di assunzione di una grande responsabilità.
So di poter contare sull’immancabile Lia Finzi, sull’esperienza di Gianluigi Placella e su una valida vicepresidente: Marina Scalori. So pure di avere al mio fianco un Direttivo composto da persone appassionate di antifascismo che non mi faranno mancare la loro quotidiana presenza e assistenza.

Il Documento per il 17° Congresso nazionale ha come titolo PER UNA NUOVA FASE DELLA LOTTA DEMOCRATICA E ANTIFASCISTA.
Siamo infatti consapevoli che le vicende politiche che il nostro Paese e l’Europa tutta stanno vivendo non ci consentono di abbassare la guardia come antifasciste e antifascisti,  come cittadini e cittadine di un Paese europeo e democratico come il nostro.

Lo avvertiamo soprattutto in questi giorni decisivi per la scelta del suo massimo rappresentante che, solo dimostrando una solida convinzione antifascista, potrà ricomporre intorno a sé la comunità nazionale per ridarle quella prospettiva di unità, solidarietà, equità che informa la nostra Costituzione, fondamento della nostra Repubblica italiana nata dalla Lotta di Liberazione e del cui spirito dovrà farsi garante.

Antifasciste e antifascisti prima di tutto.

Da quando sono entrata nella grande famiglia dell’ANPI, in cui la fraternità più genuina si sposa con la solidarietà, l’accoglienza e la lotta all’indifferenza, ho capito che il primo obbiettivo è di orientare il nostro operato verso un mondo di PACE.

Le partigiane ed i partigiani che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere in questi 15 anni, mi hanno sempre ribadito il loro dolore nel dover imbracciare le armi e uccidere propri simili.

Violenza chiama violenza.

Ma è anche vero che gentilezza chiama gentilezza.

Il bene è più contagioso del male, pensateci. Io ci credo fermamente.

Dobbiamo lavorare in tal senso, combattendo l’aggressività (che in questo periodo di pandemia sta purtroppo contagiando anche i più e le più insospettabili) con la comprensione delle cause e con il rispetto pacifico delle diverse posizioni.

“L’indifferenza uccide più della mitraglia” dichiarò con le lacrime agli occhi una Madre della Plaza de Mayo che ascoltai anni fa qui a Venezia. La nostra meravigliosa Senatrice Liliana Segre ce lo ribadisce quotidianamente.

Ecco quindi che chiedo col cuore a tutte e a tutti voi (siamo ben 373!) di COMBATTERE CON FORZA L’INDIFFERENZA! Nel quotidiano con piccoli o grandi atti di antifascismo che potranno e sapranno smuovere le coscienze. Se poi ne valuterete la necessità, segnalateci ogni situazione in cui la nostra associazione possa intervenire in virtù della propria forza istituzionale ma soprattutto umana.

Quindi Buon Lavoro Antifascista a Tutte e a Tutti noi dell’ANPI 7 MARTIRI.

La vostra neo-presidente
Enrica Berti

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