Tra pochi giorni ricorrerà la data da cui ha origine l’unità d’Italia. Il nostro Comitato, che dal 17 marzo prende il nome, rivolge ai cittadini l’invito ad esporre la bandiera tricolore, in segno di appartenenza alla Repubblica italiana e di condivisione della sua Costituzione.
Il permanere di una situazione politica in-stabile e dagli incerti esiti ci induce a non promuovere iniziative pubbliche, che, in tale quadro, potrebbero prestarsi a strumen-talizzazioni di parte; non possiamo, tuttavia, rinunciare a proclamare con forza che l’Italia è UNA e INDIVISIBILE e che non so-no accettabili disegni politici che tale unità mettano in discussione.
La Costituzione, che pure prevede l’artico-lazione in enti locali e ogni forma di decentramento funzionale, non consente macro o micro aggregazioni sulla base di iniziative promosse da forze politiche che, pur elettoralmente significative localmente, costituiscono una assoluta minoranza.
L’idea di contrapporre regioni alla stato unitario è fuori dalla Costituzione ed è del tutto velleitario ipotizzare unilaterali procla-mazioni.
Così come appare incompatibile con il do-vere di contribuire in maniera proporzionale alle possibilità finanziarie, la pretesa di decidere localmente quale quota della fiscalità trattenere. Si tratta, nell’uno come nell’altro caso, di mera propaganda, irrealistica, irrealizzabile e illusoria.
Nel ribadire che il nostro Comitato è apartitico, non intendiamo, però, rinunciare al diritto politico di affermare il rispetto dei principi costituzionali, che non sono nella disponibilità di alcuna forza politica.
E rivolgiamo un grato saluto al Presidente Giorgio Napolitano, che, pur alla fine del suo mandato, continua la sua azione di fermo difensore di tali principi.
ESPONETE LA BANDIERA ITALIANA.
DIFENDETE LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.